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Violenza sulle donne. In che Stato siamo? – Migranti richiedenti asilo e rifugiate

Il GREVIO, Gruppo di esperte sulla violenza del Consiglio d’Europa Council of Europe, ha segnalato nel suo Rapporto sull’applicazione della Convenzione di Istanbul in Italia le numerose criticità – spesso di natura istituzionale – che impediscono alle donne migranti richiedenti asilo e rifugiate di accedere alle misure di protezione e a un adeguato supporto in caso di violenza.
👉 Condividi il video e 👉 chiedi al governo italiano di attuare le raccomandazioni del GREVIO per assicurare uguaglianza di diritti alle donne migranti richiedenti asilo e rifugiate che hanno subito o subiscono violenza.
#Withrefugees #incheStatosiamo Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri UNHCR Italia Ministero dell’Interno Ministero della Giustizia
👉 il comunicato stampa di D.i.Re Donne in Rete contro la violenzahttps://www.direcontrolaviolenza.it/10344-2/


Emergenza Covid-19: Continua il sostegno alle donne vittime di violenza dei Centri D.i.Re

EMERGENZA SANITARIA COVID-19
I centri Antiviolenza D.i.Re si sono organizzati – nel rispetto del DCPM sulla prevenzione del contagio – per non lasciare sole le donne in situazioni di violenza.
Il Centro antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza continua a sostenere le donne tramite il numero 329 8981723.
A questo link tutti i contatti nazionali e le informazioni utili.

Violenza sulle donne. In che Stato siamo? La nuova campagna D.i.Re.

Violenza sulle donne. In che Stato siamo?

 D.i.Re lancia la campagna per attuare la Convenzione di Istanbul 

Parte l’8 marzo la nuova campagna di D.i.Re  Violenza sulle donne. In che Stato siamo?. Obiettivo della campagna è far conoscere e attuare le raccomandazioni date allo Stato italiano dal Gruppo di esperte sulla violenza contro le donne (GREVIO) del Consiglio d’Europa.

Dopo un monitoraggio durato quasi due anni, le esperte hanno inviato all’Italia precise indicazioni su cosa si deve fare per applicare la Convenzione di Istanbul e rendere efficace la risposta alla violenza maschile sulle donne. Dal monitoraggio l’Italia non esce affatto bene.

Il Rapporto del GREVIO sull’Italia sottolinea gli ostacoli ai percorsi di uscita dalla violenza di ordine culturale, politico e materiale anche a causa di politiche inadeguate e insufficienti.

In Italia una donna su 3 ha subito almeno un episodio di violenza nel corso della vita. Eppure le donne che denunciano la violenza non ottengono misure di protezione efficacinon sono credute nelle aule dei tribunali e rischiano di perdere i figli nelle cause di separazione. Non solo. Il numero dei femminicidi rimane costante nel tempo.

Perché le donne in situazione di violenza affrontano ovunque – servizi, Polizia, tribunali, Commissioni territoriali  – pregiudizi e non trovano ascolto e credibilità? Perché la lettura di una situazione di violenza è intrisa di stereotipi rispetto al ruolo uomo/donna? Perché per uscire dalla violenza le donne incontrano così tanti ostacoli pratici ed economici? Perché i centri antiviolenza continuano ad avere enormi difficoltà nell’ottenere i finanziamenti che pure sono previsti?

Nonostante riconoscano alcuni passi fatti dall’Italia in tema di contrasto alla violenza, le esperte del GREVIO denunciano il perdurare di forti discriminazioni contro le donne – nell’occupazione, nei salari, nell’accesso a carriere e ruoli istituzionali – e di una rappresentazione delle donne incentrata sul loro corpo, spesso strumentalizzato per meri scopi commerciali, e/o su un ruolo materno tradizionale.

Tutto questo alimenta la violenza maschile contro le donne.

Con la campagna Violenza sulle donne. In che Stato siamo? D.i.Re, Donne in rete contro la violenza – associazione che riunisce 81 organizzazioni di donne che gestiscono centri antiviolenza in 18 regioni – vuole mobilitare l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni sulle raccomandazioni puntuali che il Consiglio d’Europa ha fatto all’Italia per assicurare una adeguata prevenzione, protezione e contrasto della violenza maschile sulle donne.

In attesa che il Rapporto del GREVIO sull’Italia sia tradotto dal Governo in italiano e portato a conoscenza di tutti/e, D.i.Re chiama alla mobilitazione per dare piena attuazione alla Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne e la violenza domestica che è stata ratificata dall’Italia con la legge 77/2013 ed è in vigore dal 2014.

Ogni mese per un anno la campagna Violenza sulle donne. In che Stato siamo? richiamerà l’attenzione su alcune delle principali raccomandazioni riguardo a 12 aree tematiche

  • Impatto di stereotipi e sessismo
  • Discriminazioni multiple e intersezionalità
  • Credibilità delle donne nei processi e vittimizzazione secondaria
  • Disconoscimento della violenza in separazioni e affido
  • Misure di protezione e procedimenti penali
  • Raccolta dati, riservatezza e protezione
  • Violenza assistita e condizione dei minori
  • Condizione delle donne migranti richiedenti asilo e rifugiate
  • Politiche integrate e finanziamento dei centri antiviolenza e case rifugio
  • Formazione di operatori e professionisti
  • Sensibilizzazione, educazione e cambiamento culturale
  • Responsabilità dello Stato e risarcimenti

e chiederà la piena attuazione della Convenzione di Istanbul.

D.i.Re presenterà i risultati della campagna Violenza sulle donne. In che Stato siamo? l’8 marzo 2021.

Perché le donne vogliono un impegno concreto

 

 


Antonella Veltri, presidente di D.i.Re, ospite di TGR RAI Calabria

Dal minuto 21.40 l’intervista a Antonella Veltri presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza ospite di TGR RAI Calabria “Le donne si sentano forti della presenza nei propri territori di luoghi di donne che possano accoglierle, sostenerle e accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza attraverso la rete dei centri antiviolenza della rete D.i.Re”.

Qui il link dell’intervento:

 TGR Calabria 


Antonella Veltri nuova Presidente D.i.Re

CAMBIO DI PRESIDENZA IN D.i.Re: ANTONELLA VELTRI ALLA GUIDA DELLA RETE NAZIONALE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA

È Antonella Veltri la nuova Presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, la Rete nazionale dei Centri antiviolenza.
Ricercatrice CNR, è tra le socie fondatrici di D.i.Re e già Consigliera nazionale per la regione Calabria e Vice Presidente della Rete.
Negli anni ha rappresentato ed è stata portavoce della Rete D.i.Re in diversi contesti istituzionali e di movimento.
Autrice di pubblicazioni sul tema dei diritti delle donne, femminista e studiosa nel settore forestale, Veltri coniuga da sempre la ricerca del benessere ambientale con il rispetto dei diritti di tutte e tutti.


#alidiautonomia. La campagna 2019 di D.i.Re contro la violenza sulle donne

#alidiautonomia è la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa da D.i.Re – Donne in rete contro la violenza  per sostenere le donne sopravvissute alla violenza nel delicato momento in cui lasciano le case rifugio dopo aver ripreso in mano la propria vita con l’aiuto delle operatrici dei centri antiviolenza.

Fai qualcosa di concreto per aiutare le donne a volare via dalla violenza e a ricominciare a vivere serenamente.
👉DONA al n°45593 dal 24 novembre al 1 dicembre 📲DA CELLULARE 2 euro con SMS di almeno 1 carattere,📞DA FISSO 5 o 10 euro con una telefonata.
Le donazioni saranno destinate alle donne in reali difficoltà economiche 👉https://www.direcontrolaviolenza.it/la-campagna-2019-di-d-i-re-contro-la-violenza-sulle-donne/

Nessuna descrizione della foto disponibile.


#LOTTOMARZO

#lottomarzo #indietrononsitorna

L’8 Marzo deve essere, oggi più che mai, un giorno di lotta. In Italia e nel mondo, le libertà delle donne sono sotto attacco, le conquiste faticosamente ottenute, a rischio. Viviamo il pericolo di un balzo all’indietro, un ritorno al passato perpetrato da una politica sessista e patriarcale che vuole sovvertire gli equilibri sociali raggiunti in decenni di lotta, passando sulla pelle e sui diritti delle donne. La matrice misogina è tangibile nelle ultime proposte di legge e nelle dichiarazioni di rappresentanti delle istituzioni schierati fermamente contro diritti che pensavamo acquisiti e certi e che invece appaiono sempre più traballanti. Disegni di Legge come quello proposto dal senatore Pillon, mettono a rischio la libertà di tutti e a repentaglio la vita delle donne che vivono una relazione violenta. Il dilagare, in Italia, di una cultura sessista e misogina ostacola l’applicazione della Convenzione di Istanbul e considera poco credibili coloro le quali decidono di denunciare. Lo scenario che ci si prospetta davanti è preoccupante, dunque, è necessario e urgente essere in prima linea, oggi più di ieri. Quest’anno perciò il Centro Antiviolenza Roberta Lanzino parteciperà alle manifestazioni del LottoMarzo che in Italia e nel mondo ha l’obiettivo di svegliare le coscienze di tutta la società e come tutti i centri della rete D.i.Re in tutta Italia, saremo anche noi in piazza XI settembre a Cosenza a partire dalle h 17:30.

Centro antiviolenza “Roberta Lanzino”


Economia Cristiana intervista Antonella Veltri

La nostra Antonella Veltri, vicepresidente di D.i.Re. e attivista del Centro antiviolenza Roberta Lanzino, è intervenuta all’interno di “A Conti Fatti”, trasmissione a cura di Economia cristiana trasmessa da Radio Vaticana Italia. L’articolo integrale “D.i.Re.: nei nostri centri antiviolenza 20.137 donne. Un percorso di consapevolezza e di autodeterminazione per un percorso di uscita dalla violenza” è disponibile su http://www.economiacristiana.it/società/item/2422-dire-20137-donne-nei-centri-antiviolenza-consapevolezza-e-autodeterminazione-per-uscire-dalla-violenza . Qui sotto è possibile ascoltare un breve estratto dell’intervista.